I giorni in cui i lavoratori dipendenti si assenteranno dal lavoro perché impegnati nelle operazioni relative alle elezioni europee e amministrative sono considerati, a tutti gli effetti, giorni di attività lavorativa.
I suddetti dipendenti, infatti, hanno diritto, per i giorni occupati nello svolgimento di operazioni elettorali, alla normale retribuzione ovvero ai riposi compensativi, a seconda che si tratti o meno di giorni lavorativi.
Il datore di lavoro, quindi, ha la possibilità di scegliere uno tra i due seguenti trattamenti:
1) pagamento della retribuzione relativa a tutte le giornate in cui si sono svolte le operazioni elettorali;
2) riposo compensativo retribuito per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali (oltre, ovviamente, alla retribuzione relativa ai giorni lavorativi).
Pertanto, il lavoratore che parteciperà alle operazioni elettorali – da sabato 25 (l’allestimento del seggio inizierà alle ore 16,00) a lunedì 27 maggio (qualora le operazioni di spoglio e scrutinio delle schede si siano protratte oltre le 24 di domenica) – beneficerà:
a) delle indennità corrispostegli dallo Stato;
b) della normale retribuzione relativa al lunedì, qualora l’orario settimanale di lavoro sia articolato da lunedì a venerdì;
c) di due giorni di riposo compensativo a fronte dell’attività prestata ai seggi il sabato e la domenica; oppure, in alternativa, di quote di retribuzione relative alle giornate del sabato e della domenica.